Decas è un omaggio alla storia e alla creatività italiane.
Sottolineate dalla tuberosa
Pungenti, opulenti, cerimoniali. Secondo la visione olfattiva di Xerjoff, sono questi i sentori appartenuti all’atmosfera regale di un’Italia storica, e oggi incapsulati nella nuovissima eau de parfum Decas, dal latino “decade”. «Un nome scelto appositamente perché il sillage nasce 10 anni dopo il primo profumo della collezione 1861, un tributo al Paese, lanciata esattamente una decade fa, proprio in occasione dei 150 anni dell’Unità di Italia», spiega il fondatore e ceo di Xerjoff, Sergio Momo. Mandarino, tuberosa e tabacco conducono verso un cuore di giaggiolo italiano e benzoino, riscaldato dal fumoso opopanax, mentre le note di muschio, balsamo di Tolù e vaniglia Bourbon avvolgono in chiusura.
«Decas è l’eccellenza italiana condensata in profumo. Il bouquet è frizzante, emana tutta la freschezza vivace e nobile dell’agrume calabrese, ingrediente dimenticato e inutilizzato per anni ma che rappresenta il Sud Italia in tutto il suo splendore. La sua scelta, per me, non è scontata. Nella composizione troviamo poi l’iris toscano, considerato il re della profumeria e, sul finale, il muschio, che supporta e avvolge l’intera composizione con la sua eleganza».
Tutti i profumi che fanno parte della collezione XJ 1861 rappresentano un tassello olfattivo del territorio italiano. Renaissance è fruttato, Naxos è luminoso, Zefiro è speziato e l’ultimo nato, Decas, è brioso. «Sul packaging è riportata una cartina vintage di Torino, prima capitale
d’Italia e grande palcoscenico del Risorgimento.
Proprio a Palazzo Carignano fu proclamato il regno guidato da Vittorio Emanuele II», aggiunge Sergio Momo. «Torino significa molto per me. È la città dove sono nato, dove affondano le mie radici ma anche quelle di Xerjoff, oggi presente in 80 Paesi del mondo».