Creme Solari summer 2020

Creme Solari

[vc_row][/vc_row][vc_column][/vc_column][vc_column_text]

L’essere umano, il sole e l’importanza delle Creme Solari

C’è voluto poco a che l’Essere Umano si rendesse conto dei possibili danni prodotti dalle radiazioni solari.

Sono stati ritrovati reperti di antiche civiltà che lavoravano polveri di semi per produrre impasti da spalmare sul corpo affiché agissero come barriera. In verità, in alcune popolazioni del centro e sud america ed anche dell’Asia, quest’uso di ritrovati naturali persiste.

Ma anche nel nostro Occidente la battaglia per separare i benefici del Sole dai suoi svantaggi inizia molto presto: gli antichi greci usavano l’olio d’oliva, nel vicino Egitto si usavano estratti di riso, gelsomino e piante di lupino.Oggi, questi prodotti sono ancora utilizzati nella cura della pelle.

 

La pasta di ossido di zinco è stata anche popolare per la protezione della pelle per migliaia di anni. Nelle nostre case questo ritrovato è noto soprattutto per la protezione della pelle dei più piccoli.

Tra le popolazioni nomadi di Sama-Bajau delle Filippine, della Malesia e dell’Indonesia, un tipo comune di protezione solare era una pasta chiamata Burak. La Burak è creata da erbe infestanti, riso e spezie. È stato usato più comunemente dalle donne per proteggere il viso e le aree della pelle esposte dal duro sole tropicale in mare.

In Myanmar si usa ancora il Thanaka, una pasta cosmetica giallo-bianca a base di corteccia macinata: viene tradizionalmente utilizzata per la protezione solare ma il suo uso determina splendidi disegni sul volto che hanno un carattere etnico e la funzione di ingentilire il volto.

Il tanakha è probabilmente il fattore più semplice che puoi mettere in viso, protegge dai dannosi raggi solari, rende la pelle liscia e luminosa e contrasta l’invecchiamento.

 

La crema Thanaka è utilizzata dalle donne birmane da oltre 2000 anni. Può essere applicato dalla testa ai piedi ( thanaka chi zoun gaung zoun ). Oltre alla bellezza cosmetica, Thanaka dona anche una sensazione di raffreddamento. I principi attivi del thanaka sono cumarina e marmesina

 La storia del Filtro Solare Sintetico

I primi filtri solari sintetici furono usati per la prima volta nel 1928. Il primo importante prodotto commerciale fu lanciato sul mercato nel 1936, introdotto dal fondatore de L’Oreal , il chimico francese Eugène Schueller

I Filtri solari entrarono anche nella Storia delle Nazioni e delle loro guerre: nel 1944, per l’esercito americano, Benjamin Green, aviatore e successivamente farmacista , perfezionò un prodotto chiamato Red Vet Pet (per il petrolato rosso veterinario).  Si trattava di una sostanza rossa e appiccicosa, spiacevole simile alla vaselina. La sua aderenza ed il suo spessore funzionavano da limite fisico alla penetrazione delle radiazioni.

Fu Coppertone a migliorarne e commercializzarne la formula; è diventata celebre la bimba col suo costumino tirato giù dal cane, come commercial nei primi anni ’50.

 

Nel 1946, il chimico austriaco Franz Greiter mise a punto quella che potremmo chiamare la “nonna” dei prodotti a fattore di protezione. La Glacier Cream divenne successivamente lo spunto di partenza per la nascita della società Piz Buin. questa fu così chiamata proprio in onore della montagna che scalò per raggiungerne il ghiacciaio; qui Greiter ricevette quella sonora la scottatura solare che ha ispirato la sua miscela.

Nel 1974, Greiter introdusse il “fattore di protezione solare” (SPF), che è diventato uno standard mondiale per misurare l’efficacia della protezione solare. [

I filtri solari resistenti all’acqua sono stati introdotti nel 1977.

Oggi l’American Cancer Society raccomanda l’uso della protezione solare perché aiuta nella prevenzione dei carcinomi e del melanoma.

Per fornire una migliore indicazione della loro capacità di protezione contro il cancro della pelle e altre malattie associate alle radiazioni UVA (come la fitofotodermite), è stato raccomandato l’uso di filtri solari ad ampio spettro (UVA / UVB )

Protezione e Bellezza

Uno studio del 2013 ha certificato che l’applicazione quotidiana della protezione solare può rallentare o prevenire temporaneamente lo sviluppo di rughe e rilassamento cutaneo. Lo studio ha coinvolto 900 individui in Australia a cui è stato richiesto di applicare una crema solare ad ampio spettro ogni giorno per quattro anni e mezzo.

Risulto che questi avevano una pelle notevolmente più elastica e levigata rispetto a quelle che continuavano la cura della pelle abituale

La riduzione al minimo dei danni UV è particolarmente importante per i bambini e le persone di carnagione chiara.

Il Sole ci fa bene, il Sole ci può far Male

I raggi solari fanno bene, anzi sono essenziali per la Vita dell’Essere Umano, per il suo benessere fisico e mentale e perfino per la intera specie stessa. Noi siamo Esseri dipendenti dalla Luce.

I raggi solari stimolano la produzione di vitamina D, importante per le ossa e il sistema immunitario, e di serotonina, una sostanza che favorisce il tono dell’umore. Il sole può anche attenuare i sintomi di alcune malattie della pelle ma bisogna anche sottolineare come sul lungo periodo questo possa provocare l’invecchiamento della pelle ed anche neoformazioni tumorali. Per questo è necessario un giusto bilanciamento nell’esposizione del nostro corpo al Sole.

[/vc_column_text]

Riservato a te

Il mondo Dabbene

Attenzione al cliente, promozioni esclusive, marchi di eccellenza: entrare in una profumeria Dabbene significa vivere una dimensione fatta di coccole e vantaggi!

Concessionario ufficiale autorizzato
Consulenza personalizzata
Spedizione gratuita sopra i 49€
Reso facile